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Siamo appena rientrati da Roma dove abbiamo partecipato all’Assemblea dei soci fio.PSD che ha organizzato un confronto nazionale con organizzazioni del terzo settore ed enti pubblici: “Abitare il cambiamento nella grave emarginazione adulta in Italia: diritti, luoghi, desideri, relazioni”
Una due giorni intensa e ricca di spunti, durante la quale siamo stati chiamati a riportare l’esperienza della rete POC Dimora che da tre anni coopera nell’interesse delle persona senza dimora di Palermo.
All’interno del Panel “DIRITTI, RELAZIONE, SPAZI URBANI” Marco Guttilla, coordinatore del progetto POC DimORA! ha sottolineato il valore di “un’esperienza corale in cui l’integrazione (tra enti del terzo settore e tra privato sociale e comune) sta portando avanti un’esperienza in rete che professionalizza l’approccio operativo al contrasto alla grave emarginazione adulta e prova a sistematizzarlo.
L’esperienza pocdimora lavora anche in una logica di riconoscimento dei diritti della persona partecipando ad un processo che mira al cambiamento, alla promozione e alla garanzia che il diritto all’abitare va oltre la sola dimensione fisica della casa. Sebbene gli ostacoli siano tanti (dalla mancanza di alloggi per via dei processi di gentrificazione e turistificazione, alla mancanza di un programma politico, urbanistico e di welfare definito in questa direzione) la sfida della nostra rete è stata quella di creare azioni per affrontarli e rimuoverli trovando quali fattori facilitanti il varo di comunità e il sostegno dei servizi satelliti (servizi di Housing sociale, Agenzia sociale per l’inclusione, ecc…).
Il concetto di casa si compone anche di significati immateriali, di relazioni umane che vanno create e incentivate con azioni di animazione territoriale e di sensibilizzazione, che generino un cambiamento culturale non solo degli addetti ai lavori ma più genericamente su tutto il territorio.
Noi ci crediamo e, sostenendoci reciprocamente, continueremo la nostra attività di contrasto alla grave emarginazione adulta dentro una cornice di senso che guarda all’abitare in una dimensione globale!”
L’assemblea è stata un’occasione per costruire un pensiero comune, un agire condiviso che vada oltre gli interventi emergenziali. La casa come diritto – Housing First (HF) è un’opportunità che risponde ai bisogni reali della persona portando una ventata di speranza per aprire nuovi scenari.
L’abitare è questione centrale di molti dibattiti su più livelli (politici, religiosi, imprenditoriali…); HF ci fa capire che non basta inserire le persone in casa e/o fare formazione agli operatori ma un elemento da non sottovalutare è la RELAZIONE umana da creare, alimentare e custodire per evitare che la marginalizzazione risolta diventi nuova solitudine.
